Che possibilità ha il cinema – arte dello sguardo per definizione – di occuparsi di ciò che sembra spingersi al di fuori di qualsiasi regime di visibilità? Detto altrimenti, di quali risorse dispone ciò che qualcuno ha definito l’occhio del Novecento per far fronte a quel vero e proprio assalto portato alla rappresentazione dagli episodi genocidari del secolo scorso?
29 marzo 2012
Una poetica cinematografica della Catastrofe. L’etica dello sguardo secondo Sylvie Rollet
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